Un libro complesso e articolato, all’interno del quale Bert Hellinger, ideatore delle Costellazioni Familiari (oltre ad essere Psicologo e Scrittore), parla dei tre principi fondamentali presenti all’interno del sistema familiare: l’ Appartenenza, l’Ordine e l’Equilibrio.
L’armonia della persona e del sistema familiare si raggiunge attraverso il ripristino di una situazione ideale, in cui le leggi di Appartenenza, Ordine e Equilibrio sono rispettate.
Le Costellazioni Familiari consentono di acquisire coscienza di quali sono i membri della nostra famiglia che sono stati esclusi e che, attraverso questa tecnica, possono essere nuovamente inclusi, consente di capire chi è il grande che da’ e chi è il piccolo che riceve, in sintesi consente di rimette ciascun membro al proprio posto e nel proprio legittimo ruolo.
Ogni cambiamento, anche a solo una di queste 3 leggi genera un’alterazione del sistema familiare, ma riconoscerlo è già un primo passo, anche se doloroso, verso la guarigione e la rimozione della ferita primaria.
Appartenenza: tutti i membri di una famiglia hanno lo stesso diritto di farne parte.
È un diritto a cui non si può rinunciare, per il semplice fatto di avere due membri che fanno parte di quel sistema familiare, che ci hanno donato la vita.
Questa consapevolezza risponde ad uno dei bisogni primari che, secondo Maslow, dona all’individuo/ persona il senso di sicurezza, protezione, fiducia e serenità, rispetto all’ambiente circostante e alle persone vicine.
LEGGE: “Ogni membro di un sistema familiare ha diritto di fare parte del sistema-famiglia e, conseguentemente, nessuno può esserne escluso, per nessun motivo”.
Purtroppo, sovente, alcuni membri vengono esclusi, perché dati in adozione, morti piccoli, morti in circostanze dolorose, per cui si preferisce non parlarne, altri vengono allontanati per carcerazione, per omosessualità, per motivi religiosi o sociali, per emigrazione.
Amore: in ogni sistema familiare c’è amore per tutti i suoi membri, compresi gli esclusi e i dimenticati però, a Hellinger, preme puntualizzare che “ l’amore è una parte dell’ordine, l’ordine precede l’amore, e l’amore può svilupparsi solo in base all’ordine […] molti problemi nascono perché c’è chi pensa che si potrebbe superare l’ordine per mezzo di considerazioni interiori o di sforzi dell’amore. Ma l’ordine è preposto a noi e non si lascia sostituire dall’amore. Pensarlo è illusorio. Si deve tornare all’ordine, al punto della verità. Solo li troviamo la soluzione”.
Nel sistema famiglia c’è un ordine ti tipo gerarchico che va rispettato, per cui i genitori sono più grandi dei figli e hanno precedenza rispetto ad essi, la relazione di coppia, precede la maternità o la paternità… pertanto, per un buon funzionamento del sistema è necessario che l’ordine sia rispettato, dal momento che chi viene dopo non è in grado di reggere il peso delle responsabilità o del dolore di chi c’era prima. Nel momento in cui qualcuno infrange l’ordine gerarchico, spettera’ a chi è venuto dopo ricreare l’equilibrio.
LEGGE: Secondo il principio dell’ordine gerarchico chi è piccolo riceve, e non deve dare, finché sarà piccolo, per poter poi dare, una volta divenuto grande.
Pertanto i nostri genitori sono i migliori che potevamo avere, è tutto quello che ci hanno donato, nel bene e nel male, ci è servito per essere quello che siamo oggi.
Equilibrio:
LEGGE: affinché vi sia equilibrio in un sistema e’ necessario che i genitori “ diano con amore”, senza pretendere niente in cambio, e che i figli “ ricevano con gratitudine” ossia non lamentarsi o criticare quello che hanno ricevuto.
All’interno di una relazione di coppia, dove c’è un rapporto paritario, in quanto le persone sono entrambi adulti o adolescenti o giovani, si parla di equilibrio quando lo scambio, dare/ ricevere è equo. Diversamente ci si trova dinanzi ad una proiezione, quando la moglie cerca nel marito un padre o viceversa, per cui si accetterà di ricevere senza dare, non assumendosi la responsabilità della propria vita, perché si è sempre all’interno di una relazione di dipendenza.