Storia di un viaggio “ interiore”a lieto fine.

“ Alle 18.34, del 24 marzo, dopo un viaggio durato 9 mesi e 9 giorni, sono arrivata a destinazione.

Voi vi chiederete: Come è andata? 

Non vi nascondo che ho vissuto dei momenti di paura, soprattutto all’inizio, perché non conoscevo il “posto” ma, anche, molto belli: fluttuavo, galleggiavo, nuotavo, nel mio mondo acquatico, dove regnava il silenzio, dove tutto era ovattato, dove sentivo calore e, ogni tanto,  mi arrivavano dei suoni dolci e melodiosi ma, anche, più ritmati.

All’inizio mi muovevo bene e facevo ginnastica molto spesso, senza orario, quando avevo voglia e la cosa che più mi ha affascinato è  stata quella di tirare i calci. 

È stato un vero “spasso”.

Poi, però , ho iniziato a stare un po’ stretta… non so perché, mi vedevo sempre più grande, eppure non mi sembrava di mangiare tanto, anzi non l’ho mai fatto!

Stavo molto bene e non avevo nessuna intenzione di uscire dal mio mondo, anche se sentivo che c’erano tante persone che bussavano alla mia porta, che mi tendevano le loro mani e che mi invitavano a cambiare luogo, ma fra tutti quelli che mi stavano chiamando non c’era nessuno che mi ispirava fiducia e, inoltre, sentivo che c’era freddo fuori, mentre da me c’era un bel calduccio e non avevo nessuna intenzione di rinunciarci.

Poi ho iniziato a sentire tante voci che, insistentemente pronunciavano un nome: Celeste…Celeste…Celesteeee!

E io mi sono chiesta: Chissà chi stanno cercando?

Poi alla fine ho capito:   Celeste ero io!

Che nome “buffo”! 

Ops, mi sono distratta per un attimo e ho percepito che c’era qualcuno che provava a prendermi e io scivolavo via, come un pesciolino nell’acqua.

 Ho iniziato a provare un po’ di paura, perché ho sentito che continuavano a inseguirmi … ho capito che il mio viaggio era arrivato al termine, ma non ero io che lo stavo  decidendo… 

Ho iniziato a vedere una luce forte… non ero abituata alla luce… mi faceva male agli occhi poi, all’improvviso, ho sentito un profumo e un suono.

Ecco quel suono e quel profumo mi avevano guidata durante il mio lunghissimo viaggio: era una Voce, la voce della Mia Mamma.

Si ero arrivata a destinazione, questo era il posto che stavo cercando!”

Ecco, questo è ciò che mi ricordo del mio viaggio. 

Mi hanno raccontato che era una sera di primavera, che faceva molto freddo, nevicava, e che era un periodo molto buio e triste per l’umanità e Io, con il mio arrivo, ho portato un po’ di Luce, di Gioia e di Serenità: non pensavo di essere così importante, per tante persone che erano lì ad aspettarmi!

Celeste come il cielo, 

come l’acqua, 

come i fiori,

come la brezza del mattino, 

Celeste … come  la Vita!