Una carissima amica, alcuni giorni fa, mi ha detto: “Sai Edy, da alcuni anni, il 31/12, a mezzanotte, non festeggio più l’arrivo del nuovo anno, perché non so cosa mi aspetta, ma festeggio la fine di quello che si è appena concluso, perché so cosa ho vissuto ed è bene che brindo all’epilogo di 365 giorni, più o meno difficili, che ho portato avanti”.
Nel momento non ho saputo rispondere, ma mi sono riservata di riflettere su quanto da Lei affermato e, a alla fine, ho pienamente condiviso la sua affermazione pertanto, quest’anno, brinderò alla fine del 2018, brinderò alla fine della stanchezza e del dolore portato nel cuore, brinderò alla fine di quelle parole che le mie orecchie hanno udito, alla fine di quelle immagini che i miei occhi hanno visto, alla fine di quegli odori che ho percepito, brinderò alla fine di un pezzettino della mia vita, portandomi nel cuore, negli occhi e nelle orecchie il bisogno di silenzio, di calma e di pace.
Che cosa Auguro a me stessa e agli altri?
Una riflessione!
Se il cambiamento parte da ognuno di noi, pensiamo a cosa desideriamo, a cosa possiamo fare per raggiungerlo e accettiamo ciò che non possiamo trasformare.
BUONA FINE DELL’ANNO A TUTTI
“Cosa posso dirvi per aiutarvi a vivere meglio in questo anno?
Sorridetevi
gli uni gli altri ;
sorridete a vostra moglie ,
a vostro marito ,
ai vostri figli ,
alle persone con le quali lavorate ,
a chi vi comanda ;
sorridetevi a vicenda ;
questo vi aiuterà a crescere nell’amore ,
perchè il sorriso è il frutto dell’amore .
(Nuovo anno, Madre Teresa di Calcutta)