Natale è…

  • Nascita, nel senso evangelico del termine
  • Incontro
  • Ascolto
  • Accettazione e Rispetto dell’altro
  • Gioia di condividere
  • Amore incondizionato
  • Riscoperta dei valori fondamentali della vita
  • Saper stare nel Silenzio
  • Perdono.

Tutto questo dovrebbe essere non un giorno, ma 365, anzi 366 giorni, tutti i giorni dell’anno, per non perdere o disperdere il senso più profondo del Natale: l’Amore verso l’altro e verso se stessi.

Dovremmo ricordarci più spesso di non fare all’altro ciò che non vorremmo che venisse fatto a noi, dovremmo portare tutte queste risorse/valori nel nostro micro mondo, perché il cambiamento parte da noi e non dagli altri, dovremmo proporci di sconfiggere l’ipocrisia, l’opportunismo e le apparenze, perché ciò che ha valore non è l’apparire, il far vedere quanto siamo bravi, ma la vera forza sta in ciò che siamo, a prescindere da ciò che facciamo e dal ruolo che ricopriamo nella nostra società, dovremmo permetterci di riconoscere con umiltà i nostri limiti e le nostre debolezze, per imparare ad amarle e a proteggerle.

Charles Dickens affermava di aver “sempre pensato al Natale come ad un bel momento. Un momento gentile, caritatevole, piacevole e dedicato al perdono. L’unico momento che conosco, nel lungo anno, in cui gli uomini e le donne sembrano aprire consensualmente e liberamente i loro cuori, solitamente chiusi”.

Che cosa potrebbe cambiare, se ognuno di noi riuscisse ad aprire il suo cuore, per connettersi al cuore degli altri?

Lavoriamo di fantasia e proviamo a rifletterci e ad immaginarne le conseguenze piacevoli.

E se aprendo il mio cuore, provassi a chiedermi Che cos’è il Natale? non saprei dare una risposta sintetica ed esaustiva, perché è un insieme di ricordi, di tradizioni, di racconti, che nel tempo si stanno scolorendo.

E non solo perché la memoria non può contenere tutto ma, soprattutto, perché è venuta meno la connessione con il cuore di molte persone e perché tutto corre troppo in fretta, tanto da far sembrare anacronistico quello che vivevi pochi decenni fa.

Il Natale era caratterizzato dal piacere di stare assieme, dal piacere di raccontare, dal piacere di condividere quel momento di intimità e calore familiare, come se intorno alla famiglia si venisse a creare una bolla ovattata di energia calda, dove il cuore di ognuno era in connessione con quello dell’altro, e da quella piccola nicchia restava escluso il mondo esterno. Un piccolo mondo fatto di affetto, di calore, di rispetto, di sguardi, di sorrisi e di parole, ma neanche tante, perché era sufficiente ascoltare il proprio cuore, guardarsi negli occhi, per capire, per veicolare l’amore profondo che ci univa.

Non c’era la frenesia dei regali, perché già il ritrovarsi era il più grande regalo che, ognuno di noi poteva fare all’altro, tutto il resto, pur essendoci, era superfluo, c’era l’attenzione alla persona, c’era il piacere di rimanere in silenzio, per ascoltare i racconti del passato dei nostri nonni e dei genitori, fatti di aneddoti e di momenti di spensieratezza, che ci aiutavano a recuperare un pezzettino delle nostre radici.

Che cosa vorrei questo Natale?

Vorrei poter recuperare quel ritmo lento, vorrei poter rivivere quelle tradizioni, per poter nuovamente percepire il calore di quegli abbracci, il suono di quelle parole, l’allegria di quei momenti, per rivivere una dimensione più intimistica.

Vorrei poter rivalorizzare il senso del Natale, con le sue tradizioni più profonde, con la magia di questa favola, che parla della nascita di un bambino e di una stella cometa, che guida coloro che vogliono andare a fargli visita. 

Buona Natale e Buone Feste a tutti

E’ Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E’ Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
E’ Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E’ Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E’ Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E’ Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.

È Natale – Madre Teresa di Calcutta