Il Caleidoscopio in azione, di Jhon Kent, è la concretizzazione oggettiva di esempi personali che sono esplicativi di quella che io definisco “la nostra famiglia interiore”.
In questo libro, l’autore, descrive i suoi sé interiori, che interagiscono nel qui ed ora nelle relazioni intra e interpersonali, sostenendolo nel superamento delle situazioni d’impasse che si trova a vivere.
Curioso l’episodio che ha intitolato“in Volo”, dove narra l’esperienza avuta con un signore che, occupando il posto a fianco del suo, in aereo, non poteva certo essere definito una persona educata, dal momento che gli aveva occupato tutto il suo bracciolo e gli stava “rubando anche la luce, impedendogli di leggere in modo agevole.
Il comportamento scorretto del passeggero, come lui stesso afferma, fa emergere”un mucchio dei miei sé rinnegati sotto forma del mio compagno di viaggio”, che lo portano ad assumere una posizione del corpo rigida ma, nel momento in cui comprende che, attraverso il suo sistema primario, poteva rivendicare in “modo pacato i suoi diritti, come il diritto al suo spazio e alla sua luce e ad essere considerato”, il corpo si rilassa e, anche, il comportamento del signore cambiò, lasciandogli libero una parte del bracciolo e della luce.
Curioso l’episodio “Nella neve”, dove si scontrano i Sé Primari, Dovere/Attivista, che volevano che fosse ligio e continuasse il suo lavoro al computer, mentre dall’altra parte il suo Bambino Magico/Giocoso, preferiva andare a divertirsi e voleva che si prendesse un giorno di ferie.
Singolare la conclusione in cui richiama la storia di Gesù che diviene esplicativa di come “la vulnerabilità è il nostro diritto di nascita […]noi dipendiamo dalle cure degli adulti intorno a noi. Per sopravvivere e fiorire abbiamo bisogno di attenzione, approvazione e amore. […]Siamo l’unico animale sul pianeta a sapere che un giorno dobbiamo morire. Quale che sia il nostro sistema di credenze sulla morte, non abbiamo alcuna prova di quel che accade una volta che ce ne siamo andati. Questo non sapere non può non far vibrare la nostra vulnerabilità”.
Non mi resta che augurarvi Buona Lettura e…Buona scoperta delle vostre parti interiori!