Le statistiche dimostrano che, negli ultimi anni, sono in crescente aumento le separazioni ed i divorzi, così come sono molte le coppie che, nel momento in cui prendono questa decisione, coinvolgono nella loro scelta i propri figli, come se fossero un elastico da tirare, ora da una parte ora dall’altra
Cosi facendo perdono di vista la priorità assoluta del difficile momento che stiamo vivendo: la tutela del minore.
Ma non solo.

Ci sono delle situazioni in cui si assiste ad una inversione dei ruoli; il figlio adolescente diventa il genitore di turno, che sostiene quella o quell’altra figura parentale. In apparenza egli sembra l’anello debole del sistema familiare mentre, invece, in realtà, viene solo privato del suo diritto di vivere la spensieratezza della sua età e di essere felice (Jhon Lcke, nel 1600, affermava che ogni individuo ha dei diritti inalienabili, come quello alla vita ed alla felicità).
Derubato, inoltre, della fondamentale sensazione di sentirsi protetto, in un momento particolare della sua vita, è obbligato a fare una scelta, come se dovesse decidere chi amare di più, chi difendere e chi accusare.
I figli di genitori separati o divorziati hanno il diritto di essere ascoltati, meglio in uno spazio neutro, e di raccontare i propri sentimenti, le proprie emozioni, sia positive che negative, in merito alla situazione di cambiamento, dove subiscono le scelte dei grandi, mentre i genitori non devono perdere di vista il fatto che si stanno separando dal coniuge, non dal figlio, per il quale continueranno ad essere figure di riferimento importanti per la sua crescita e per il suo sviluppo armonioso.
Molto spesso un genitore si concentra sul benessere fisico del figlio, iscrivendolo ad una molteplicità di attività sportive, ma è necessario che non perdano di vista che il vero benessere è quello interiore ed a volte basta semplicemente chiedergli: “Cosa posso fare per te? Come posso aiutarti? Ricordati che io ci sono”. Perché un figlio chiede solo di essere visto.

Edi Salvadori

Valley Life , Agosto 2015