Counseling e Voice Dialogue

“Se una persona si trova in difficoltà, il modo migliore di venirle in aiuto non è quello di dirle esplicitamente cosa fare, quanto piuttosto di aiutarla a comprendere la situazione e a gestir eil problema facendole comprendere, da sola e pienamente, le responsabilità delle proprie scelte e decisioni. Gli individui hanno in se stessi ampie risorse per auto – comprendersi e per modificare il concetto di sé” (Carl Roger)

Queste parole di Rogers fanno comprendere pienamente qual è il ruolo del Counselor e della sua relazione con il cliente.

Se partiamo dall’assunto rogersiano che il cliente è colui che sa di più, il Counselor è quel professionista che non dà consigli, che non dà delle soluzioni preconfezionate, ma aiuta il primo a ricercare dentro di sé quelle risorse interiori, che potranno essergli utili per superare l’impasse.

Questo è il mio ruolo, Aiutare l’altro a far emergere ciò che già c’è, senza influenzarlo,  rinviandogli una visione diversa, attraverso il refraiming.

Tutto questo è possibile attraverso la centratura sul clientel’ascolto attivo e l’empatia.

E come si inserisce il Voice Dialogue in questa esperienza?

Il VD è nato negli Stai Uniti negli anni ’70, grazie all’idea di Hal e Sidra Stone, che hanno posto al centro di questa tecnica il concetto che l’IO è formato da una molteplicità di aspetti interiori o Sé, come loro li definiscono.

L’obiettivo di questo metodo è quello di far emergere un Io Cosciente, o Ego Consapevole che, a differenza di quello Operativo, non si identifica con alcuni Sé, ma riesce a gestire gli opposti e ad operare delle scelte, a seconda delle situazioni.

L’Io Cosciente potremmo definirlo come il nostro Direttore d’orchestra interiore, che conosce tutti gli strumenti e le loro peculiarità e sceglie, di volta in volta, qual è lo strumento che deve essere suonato, perché più funzionale in quel momento.

In sintesi questa è una tecnica che aiuta nel ritrovare un equilibrio nella propria famiglia interiore, che si è formata a seguito dell’educazione ricevuta in famiglia.

Se mia madre voleva che fossi una bambina buona, ubbidiente e responsabile, crescendo svilupperò quelle Energie Primarie o Sé Primari che sono legate al mondo della Responsabilità, come il Dovere. Di contro se nella mia famiglia la Rabbia era un’emozione invisa, al punto tale da essere punita se emergeva, riporrò questa emozione fra le Energie Rinnegate o Sé Rinnegati che, nella quotidianità, emergerà solo quando mi sentirò sotto pressione, quando ci sarà qualcuno dal quale non mi sento rispettata, quando vivrò momenti di ingiustizia, perché la mia, la nostra Rabbia emerge sempre nelle situazioni in cui è necessario difendere la Vulnerabilità, ossia quelle parti di noi che non si sono sentite Accettate, Amate, Riconosciute.

L’obiettivo degli incontri individuali di Voice Dialogue o delle esperienze attraverso i seminari che tengo è quello di favorire un processo continuo di crescita, che conduca allo sviluppo dell’Io Cosciente, che consentirà, nel tempo, di abbracciare sempre più parti interiori, rendendoci consapevoli delle nostre scelte e appagati degli obiettivi raggiunti.

Ritornando alla metafora del Direttore d’orchestra mi viene da dire che questa tecnica ci aiuta nel redigere la nostra personale colonna sonora, che allieterà i momenti della vita, facendoci vivere le situazioni in maggiore armonia ed equilibrio.